Perchè fare una vacanza culturale, ecco le 5 motivazioni più frequenti
Il fenomeno del turismo culturale non conosce crisi secondo quanto dimostrato dalle statistiche, anzi, risulta si registra sempre in crescita e il nostro paese in particolare è una delle mete preferite da turisti stranieri e nostrani. Non a caso in Italia abbiamo 48 siti riconosciuti dall’Unesco come patrimonio culturale mondiale. E sebbene questo non corrisponda al 50, 60 o 70% dei beni totali come erroneamente si va dicendo, è pur certo che l’Italia, pur essendo un paese piccolo, è riconosciuta in tutto il globo come culla di cultura, arte e capolavori dal valore inestimabile.
I turisti in visita nelle città quali Roma, Venezia e Firenze, per citare le tre con il numero maggiore di afflussi, prediligono la visita a musei, siti archeologici e monumenti e inoltre assistono a eventi e spettacoli folkloristici, tipici espressioni di una cultura millenaria, che affonda le radici in un passato lontano ma non per questo dimenticato.
Ma noi, volendo approfondire la questione, ci siamo chiesti perchè al momento di scegliere la meta per le prossime vacanze si dovrebbe optare per una città d’arte e fare dunque del turismo culturale. Rispondiamo a questo quesito con cinque argomentazioni principali che sono emerse dalle nostre ricerche.
Scoprire le radici e le origine del proprio paese e cultura d’appartenenza a scopo identitario
Conoscere il proprio passato e le proprie origini, capire, dice molto sulla nostra identità, su chi siamo e come siamo arrivati a questo punto. La consapevolezza della storia del proprio paese aiuta a comprendere meglio la complessa società in cui viviamo. Come disse Bernardo di Chartres, noi siamo “nani sulle spalle dei giganti”, ovvero dobbiamo buona parte del nostro sviluppo ai grandi dell’antichità, per cui abbiamo un debito nei confronti di chi ci ha preceduto. Il trascorso del nostro paese è dunque la base del nostro presente, le fondamenta su cui viviamo e su cui costruire il futuro. In questo modo si spiega la tendenza alla scoperta dell’autenticità di luoghi, della loro storia, tradizione e arte.
Vivere il fascino del passato
Il turista non è semplicemente mosso dal desiderio di vedere un’opera d’arte, una chiesa, un monumento in se’ per se’ ma è altresì spinto dalla curiosità di scoprire l’atmosfera del passato, riviverne le tracce attraverso eventi legati al folklore, alle tradizioni e a tutte quelle forme in cui la vita di un popolo si esprime. C’è dunque un interesse in senso lato per tutti gli elementi socio culturali che caratterizzano un paese.
Visitare un borgo medievale, vedere le rovine di Pompei, porta il visitatore a chiedersi come si viveva all’epoca e lo porta a figurarsi davanti agli occhi una scena tipica di vita quotidiana.
Arricchimento personale e riconoscimento sociale
Inevitabilmente, assistere a tante bellezze e opere d’arte è fonte di arricchimento personale, e inoltre porta con se’ una promozione a livello sociale. La conoscenza e la scoperta di luoghi e culture porta all’apertura e alla crescita mentale, dunque all’arricchimento personale e collettivo.
Contemplazione della bellezza, fine estetico
L’arte e la sua contemplazione hanno anche un valore strettamente intrinseco, ovvero la visione del bello fine a se’ stessa. L’uomo è sempre alla ricerca del bello, della perfezione e nella visione di un dipinto o una scultura può appagare questo suo desiderio innato.
Approfondimento dei propri studi
Molti studenti, critici e intenditori viaggiano con lo scopo di approfondire i propri studi, per lavoro ma anche per passione. Spesso capita che uno studente fresco di studi, voglia vedere con i propri occhi opere che ha esaminato sui libri. Altrettanto di frequente capita che un appassionato d’arte si sposti per vedere una mostra del suo pittore preferito.