Il turismo enogastronomico in Italia

Il turismo enogastronomico sta via via prendendo sempre più piede, grazie al crescente interesse per i sapori e le tradizioni culinarie del nostro paese che sono considerate da molti il fulcro della cultura italiana. Il cibo infatti è espressione di folclore, di valori legati alle proprie radici ed esprime un forte senso di appartenenza alla terra.

Tour enogastronomico in Italia: le 4 tappe del gusto

L’Italia è senza dubbio al primo posto quando si parla di turismo enogastronomico, grazie alla quantità di ricette regionali, alle specialità agroalimentari presenti nel nostro paese e alla capacità di combinare tradizione e innovazione. Ma vediamo quali sono i tours enogastronomici più battuti.

Al primo posto troviamo indiscutibilmente la Toscana, che a quanto pare non è solo la regione più visitata per le sue città d’arte e i suoi borghi medioevali, ma anche per le sue specialità culinarie. In particolare è famosa per i suoi vigneti e ulivi e la loro produzione di ottimo vino e olio, prodotti tipici su cui si fonda l’economia e l’esportazione. Il Chianti è la zona dove si produce l’omonimo vino ed è il fulcro del turismo enogastronomico toscano, insieme alla regione della Garfagnana, nascono molti prodotti tipici, tra cui i classici pici, i salumi e i formaggi e la classica bistecca alla fiorentina.
Anche il Piemonte è una delle mete più battute per via dei suoi famosi vini come il Brachetto, il Dolcetto, il Barbera, il Grignolino e il Barolo solo per citarne alcuni. Il formaggio è una specialità del cuneese che produce specialità quali il raschera, la toma piemontese e il castelmagno. Un altro prodotto molto pregiato tipico di questa regione è il tartufo, in particolare quello bianco di Alba, celebrato in una fiera omonima che si tiene tra ottobre e novembre. Per finire non possiamo non citare il cioccolato torinese, la cui produzione affonda le radici già a partire dal 1700; successivamente, intorno al 1860 venne creato il famoso cioccolato gianduia, unendo cacao, zucchero e le nocciole piemontesi. Nascono dunque qui il gianduiotto e il cremino, che potrete gustare nelle migliori pasticcerie torinesi.
In Umbria troviamo altresì una gastronomia d’eccellenza e prodotti tipici in ogni sua zona. Il fulcro di tante primizie è Norcia, con i suoi gustosi salumi lavorati secondo antiche tradizioni. Il pregiato tartufo nero che si coniuga in molteplici pietanze e la lenticchia più delicata al mondo, di Castelluccio di Norcia: piccola ma gustosa si sposa perfettamente con la salsiccia, sempre della stessa zona. Anche il vino e l’olio extra vergine d’oliva non sono da meno.
Spostiamoci in Veneto, dove in ogni zona possiamo assaggiare vini e prodotti locali con certificazioni Dop, Doc e Igp. Partiamo dai vini, di cui quelli più amati e conosciuti nascono a Verona, Vicenza e Treviso, come il Soave, il Valpolicella, il Bardolino, il Prosecco, l’Amarone e molti altri. Se ci si siede a tavola si assaporano il baccalà alla vicentina, la soprèssa vicentina, nella zona di Vicenza, come il loro nome suggerisce; a Verona sono tipici il celeberrimo pandoro, l’olio extra vergine d’oliva e il riso. Non molti sanno che la paternità del tiramisù viene contesa tra Venezia e Treviso, mentre tutti conoscono invece il famoso radicchio rosso di Treviso. Per quanto riguarda i formaggi, questa regione può vantare una vasta produzione casearia estesa a tutte le province; menzioniamo gli otto più famosi ovvero l’asiago, il grana padano, il montasio, il taleggio, il provolone valpadana, il piave e la casatella trevigiana.

Infine, sono ben 49% le persone che dichiarano di spostarsi per viaggi alla scoperta dei sapori e tradizioni culinarie di un luogo e l’Italia è una delle mete più ambite in questo senso, grazie alla miriade di piatti e prodotti tipici di ogni zona. Per questo è importante investire su questo settore, visto che abbiamo tutte le carte in regola per uscirne vincenti.